“L’Unione europea ha mantenuto la sua parola. Il nostro obiettivo era proteggere il 70% degli adulti nell’Ue con almeno una dose a luglio. Oggi abbiamo raggiunto questo obiettivo. E il 57% degli adulti gode già della piena protezione di una doppia vaccinazione”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen martedì (27 luglio).
“Il nostro obiettivo era di assicurare la protezione al 70% degli adulti nell’Unione europea con almeno una vaccinazione a luglio. Oggi abbiamo raggiunto questo obiettivo. E il 57% degli adulti ha già la protezione completa della doppia vaccinazione. Queste cifre pongono l’Europa tra i leader mondiali”. Dopo le iniziali critiche rispetto al fatto che la campagna vaccinale europea all’inizio andasse a rilento, rispetto al caso egli Stati Uniti e di Israele che avevano pagato un prezzo più alto per i vaccini e quindi venivano riforniti prima, c’è stato poi un netto recupero, con in mezzo la causa contro AstraZeneca. Von der Leyen sottolinea questo successo dopo aver incassato nei mesi scorsi molte critiche: “Abbiamo accelerato bene, ma dobbiamo continuare i nostri sforzi”.
L’annuncio di Von der Leyen è stato diffuso sul canale ufficiale Twitter in tre lingue: inglese, francese e tedesco.
L'UE a tenu parole.
70% des adultes de l'UE ont reçu au moins une dose de vaccin. 57% sont déjà complètement vaccinés.
Mais le variant Delta est très dangereux. Je demande à tous ceux qui le peuvent de se faire vacciner.
Pour votre santé et pour protéger les autres. pic.twitter.com/qfWY7EzS1D
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 27, 2021
Anche la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, ha commentato il traguardo raggiunto: “È un momento di cui l’Ue può essere collettivamente orgogliosa. Sono anche lieta che il 57% degli adulti dell’Ue sia ora completamente vaccinato. Le proiezioni mostrano che raggiungeremo il nostro obiettivo di garantire una vaccinazione completa di almeno il 70% entro la fine dell’estate”. Anche se non è finita: “Ora non è il momento di accontentarci e abbassare la guardia”. La variante Delta infatti continua a fare paura, soprattutto per le incertezze che pone rispetto alla ripresa.
I principali problemi sembrano essere due: innanzitutto il fatto che aumentano le manifestazioni e le proteste di cittadini no-vax in tutta Europa; a questo proposito la commissaria ha fatto un appello alla popolazione europea: “Invito i cittadini a fidarsi della scienza e a farsi vaccinare, per proteggere se stessi e gli altri intorno a sé”.
In secondo luogo, permangono forti disparità sull’andamento della campagna vaccinale tra i diversi Paesi membri, cosa che pone una serie e problemi e criticità rispetto ai viaggi in alcune regioni specifiche nel territorio dell’Unione.
“L’obiettivo di avere il 70% della popolazione adulta dell’Ue completamente vaccinata non è stato ancora raggiunto” ha riconosciuto un portavoce dell’Esecutivo comunitario, a chi fa osservare che l’obiettivo di Bruxelles era raggiungere il 70% di immunizzati con le due dosi. “Ma la Commissione europea – ha evidenziato il portavoce – ha distribuito un numero sufficiente di dosi agli Stati membri per farlo”.
Il problema ora è dover vaccinare in fretta quei cittadini che rientrano per età o per ragioni cliniche in una categoria più a rischio e che non si sono ancora vaccinati, anche in Italia. Sul sito del ministero della Salute leggiamo che “Poiché la variante Delta è ormai dominante ed è molto contagiosa, occorre mantenere comportamenti prudenti e soprattutto vaccinare i due milioni di sessantenni che ancora non hanno fatto il vaccino”.