L’Ue è pronta al lancio di un’agenzia europea contro le pandemie

Nel suo discorso sullo Stato dell'Unione, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen presenterà anche la nuova agenzia contro le pandemie (Hera). [© European Union 2020 - Source : EP]

Mercoledì 15 settembre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen terrà il discorso sullo Stato dell’Unione, in cui tra le altre cose anticiperà la creazione di un’Agenzia europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera).

Uno dei punti cardine del discorso sullo Stato dell’Unione di Ursula von der Leyen sarà proprio la risposta alla pandemia, come anticipato da EURACTIV Italia. La presidente della Commissione evidenzierà il successo della campagna vaccinale grazie anche all’acquisto dei vaccini operato dall’esecutivo Ue e sottolineerà quanto l’Europa ha fatto per fermare la pandemia anche nei Paesi terzi.

Nella bozza di risultati, visionata in anteprima da EURACTIV Italia, si ricordano i traguardi raggiunti, come la vaccinazione del 70% della popolazione adulta europea, lo sblocco di fondi destinati a rafforzare la risposta alla crisi sanitaria, i sistemi per riaprire le frontiere in sicurezza come il certificato Covid digitale Ue.

L’Ue ha risposto presente anche a livello globale riguardo l’emergenza Covid: come ricorda la bozza di risultati, il programma Covax, che distribuisce le dosi di vaccino nei Paesi più poveri, è sostenuto prevalentemente dall’Europa.

Una nuova agenzia contro le pandemie

La Commissione europea sta lavorando alla creazione di un’Agenzia europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera), che avrà la missione di evitare che si verifichino future crisi come la pandemia di Covid-19 attraverso lo studio dei rischi, la sorveglianza sanitaria globale, lo sviluppo dei vaccini e delle capacità produttive e la ricerca medica.

Nel breve termine, la Commissione sta preparando un piano di difesa biologica chiamato Hera Incubator, che mette in contatto ricercatori, aziende biotecnologiche, produttori, autorità di regolamentazione e pubbliche per scoprire nuove varianti e contrastarle efficacemente attraverso i vaccini. Nell’ambito di questo progetto è stata lanciata anche Vaccelerate, la rete di sperimentazione che fungerà da acceleratore dello sviluppo dei vaccini in Europa mettendo in contatto tutti i portatori di interesse.

L’agenzia Hera, che dovrebbe diventare pienamente operativa nel 2022, avrà il compito di sviluppare, produrre, procurare e distribuire equamente le contromisure chiave nel campo sanitario. Nella proposta della commissione, con questo termine vengono identificati vaccini, antibiotici, dispositivi medici, test diagnostici e dispositivi di protezione personale come mascherine e guanti.

L’agenzia agirà sia sulla fase di preparazione a una futura crisi, attirando investimenti sulla prevenzione, che nella fase di emergenza, dove coordinerà l’azione da intraprendere attraverso uno specifico board. Includerà anche un meccanismo di controllo e finanziamento delle contromisure rilevanti in ambito medico.

La Hera non sarà un’agenzia separata a livello Ue come l’Agenzia per i medicinali (Ema) e quella per il controllo e prevenzione delle malattie (Ecdc), ma sarà una struttura all’interno della Commissione europea. Proprio grazie a questo potrà diventare operativa più rapidamente e sfruttare gli strumenti e i poteri in mano all’esecutivo Ue.

L’agenzia avrà un budget indicativo di sei miliardi di euro, secondo quanto già previsto, e lavorerà in stretta collaborazione con Ema e Ecdc. A capo vi sarà un consiglio composto da esperti della Commissione e rappresentanti degli Stati membri, che avranno il compito di stilare la pianificazione a lungo termine.

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Next Generation Eu e Green Deal

Naturalmente, tra gli argomenti toccati nel discorso sullo Stato dell’Unione non può mancare il Next Generation Eu, che va oltre un semplice piano di ripresa e diventa anche l’opportunità per avviare le transizioni verde e digitale che servono a ricostruire l’economia colpita dalla pandemia.

Verrà ricordato come 25 Stati membri abbiano già presentato il proprio piano nazionale di ripresa alla Commissione, di cui 18 sono Stati approvati e in diversi casi sono già stati erogati i primi esborsi, inclusi i 25 miliardi per l’Italia.

Inoltre, nella bozza di risultati viene messo in evidenza il metodo per finanziare la ripresa, ovvero con l’emissione di obbligazioni e con la creazione di risorse proprie, ovvero gettiti diretti come il contributo sugli imballaggi di plastica non riciclati, introdotto retroattivamente a gennaio 2021 per il bilancio pluriennale 2021-2027.

Già annunciato nel discorso sullo Stato dell’Unione del 2020, il Green Deal europeo è stato presentato il 14 luglio 2021 e contiene alcune proposte importanti, come il rafforzamento del sistema di scambio di quote di emissione (Ets) europeo, norme stringenti sulle emissioni di CO2 di veicoli, navi  e aerei e un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere per evitare la rilocalizzazione delle industrie in Paesi con norme sulle emissioni meno stringenti.

In questo ambito si colloca anche la riforma della Politica agricola europea, per cui è stata raggiunta l’approvazione provvisoria alla Commissione Agri del Parlamento europeo, che la voterà in plenaria a novembre. Nel testo sono presenti misure per rendere più verde, ecologica ed equa l’agricoltura nell’Ue.

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Geopolitica e futuro dell’Europa

Nella bozza di risultati si fa riferimento anche alla questione geopolitica, in particolare sulla necessità di una stretta cooperazione con i partner, come il Regno Unito per quanto riguarda il post-Brexit e gli Stati Uniti per rivitalizzare il partenariato transatlantico e adattarlo al mondo odierno.

Allo stesso modo, un punto importante sono i rapporti con Cina e Russia. Se da un lato entrambe possono essere concorrenti e talvolta rivali, è anche necessario collaborare su alcuni aspetti, motivo per cui è stato stipulato l’accordo con Pechino sugli investimenti.

I rapporti con la Russia si sono complicati notevolmente nell’ultimo anno, come hanno dimostrato anche alcuni episodi chiave, mentre non sono terminate le violazioni dei diritti umani nel Paese.

Infine, la Conferenza sul futuro dell’Europa è centrale come strumento di partecipazione diretta dei cittadini al processo di trasformazione dell’Ue per renderla migliore anche e soprattutto per i suoi abitanti. Per questo è stata lanciata una piattaforma dedicata per presentare iniziative ed eventi da parte dei cittadini.