Giovedì 12 agosto la vicepresidente della Commissione europea con delega ai Valori e alla Trasparenza, Vera Jourová ha criticato la nuova legge sui media in discussione in Polonia, e ha chiesto che l’UE vari una legge per proteggere la libertà di stampa nei paesi membri.
“Il pluralismo dei media e la diversità di opinioni sono ciò che le democrazie forti accolgono, non combattono. Il progetto di legge polacco sull’emittenza televisiva invia un segnale negativo. Abbiamo bisogno di una legge sulla libertà dei media in tutta l’UE per sostenere la libertà dei media e lo stato di diritto”, ha scritto Jourová su Twitter.
Il disegno di legge approvato mercoledì dai deputati di Varsavia aumenta le restrizioni sulla proprietà e il controllo delle emittenti televisive che operano in Polonia, in particolare vietando il loro possesso alle società con sede al di fuori dello Spazio economico europeo.
Media pluralism and diversity of opinions are what strong democracies welcome, not fight against.
The draft Polish broadcasting law sends a negative signal. #lexTVN
We need a #MediaFreedomAct in the whole EU to uphold media freedom and support the rule of law.— Věra Jourová (@VeraJourova) August 12, 2021
Gli oppositori del disegno di legge affermano che è stato scritto con lo scopo di colpire TVN24, un canale di notizie che è spesso critico nei confronti del governo e del partito di governo Diritto e Giustizia (PiS). Il canale è di proprietà della società statunitense Discovery, alla quale, in base alla nuova legge, sarebbe impedito il rinnovo della licenza di trasmissione che scadrà il 26 settembre.
Il disegno di legge è stato condannato da molti come un nuovo attacco alla libertà dei media, parte di una più ampia campagna di restrizione della libertà di stampa nel paese. Gli Stati Uniti, uno dei principali alleati della Polonia, si sono affrettati a denunciare la loro contrarietà alla proposta.
Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha affermato che Washington è “profondamente turbata” dal disegno di legge, e che esso potrebbe minacciare potenziali investimenti futuri in Polonia. TVN è attualmente uno dei maggiori investimenti statunitensi nel paese.
Lo scorso aprile, Thierry Breton, commissario dell’UE per il Mercato interno, aveva proposto una legge europea sulla libertà dei media in risposta alle crescenti preoccupazioni sullo stato della libertà e del pluralismo della stampa nell’Europa centrale e orientale, in particolare in Polonia, Ungheria, Slovenia e Repubblica Ceca.
“Personalmente – aveva detto all’epoca Breton – credo che dovremmo preparare una legge europea sulla libertà di stampa per integrare i nostri strumenti legislativi al fine di garantire che la libertà e il pluralismo dei media siano i pilastri delle nostre democrazie”.