La volontà è quella di rafforzare la cooperazione su temi di strategica importanza: Cina, sicurezza, intelligenza artificiale, clima e ambiente, saranno alcuni dei temi trattati dai gruppi di lavoro.
La prossima settimana a Bruxelles si terrà il vertice bilaterale Ue-Usa dove si troveranno la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il presidente degli Usa Joe Biden, nella sua prima visita ufficiale in Europa. Al centro dell’incontro una rinnovata alleanza tra Unione europea e Stati Uniti, per affrontare fianco a fianco alcune delle sfide geopolitiche che stanno generando grandi mutamenti nel panorama mondiale.
Come riporta il giornalista David Carretta, entrato in possesso della bozza di dichiarazione del vertice, intitolata “Verso una rinnovata partnership transatlantica”, Ue e Stati Uniti istituiranno dei gruppi di lavoro “per cooperare su standard tecnologici in diversi settori: intelligenza artificiale, internet delle cose, tecnologia sul clima e l’ambiente, sicurezza e competitività delle infrastrutture delle telecomunicazione, governance dei dati e piattaforme, uso della tecnologia per minacciare la sicurezza e i diritti umani, controlli alle esportazioni, monitoraggio degli investimenti stranieri”.
I rapporti tra Ue e Usa
I rapporti tra Unione europea e Stati Uniti, storicamente, non hanno subito particolari scossoni, ma i quattro anni di amministrazione Trump, il presidente repubblicano che ha scommesso sull’’America first’ – più inteso come preminenza statunitense basata quasi sull’isolamento semi-autarchico che come primato sulla politica internazionale – hanno segnato il punto più basso nelle relazioni tra Washington e Bruxelles, sia sul lato politico (Ue) che su quello militare (Nato). Francia e Germania sono state le nazioni che hanno avuto più problemi con l’alleato statunitense, ma anche con la Commissione europea non sono mancate tensioni.
L’arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca ha determinato un’impostazione ben diversa, basata su un cambio di corso della diplomazia a stelle e strisce incentrato sul riavvicinamento con l’Europa che, sebbene non più centrale nella contesa internazionale (sempre più concentrata nell’area del Pacifico), rimane una preziosa partner per Washington.
La situazione dei dazi
La guerra commerciale scatenata da Trump, in particolare contro la Cina, non ha risparmiato l’Europa. L’Ansa, facendo riferimento alla bozza del vertice, riporta che Stati Uniti e l’Unione europea si impegneranno a mettere fine alle loro battaglie commerciali in corso ed eliminare i dazi sull’acciaio e l’alluminio entro la fine del 2021. Prevista anche una soluzione per la disputa Airbus-Boeing, che ha generato a sua volta altre sanzioni.
L’ultimo anno ha visto alternarsi conferme e annullamenti dei provvedimenti. Nel luglio 2020 le sanzioni per il colosso europeo erano state confermate e, alla fine dello stesso mese, Airbus aveva annunciato di aver apportato modifiche ai contratti esistenti per adeguarsi a una decisione dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) sulle sovvenzioni. Un passaggio che l’azienda e l’Ue avevano considerato sufficiente per non giustificare nuove sanzioni Usa.
Sempre nel luglio dello scorso anno l’amministrazione statunitense aveva annunciato dazi al 25% su cosmetici, borse e altri prodotti di importazione francese, ma nel febbraio 2021 la presidenza Biden aveva detto che non li avrebbe più applicati. Sempre nel 2020, ma ad agosto, un accordo tra Bruxelles e Washington aveva messo fine allo scontro dei dazi sulle aragoste destinate al mercato europeo, mentre gli Usa si sono impegnati a dimezzare le tariffe su una serie di prodotti provenienti dal Vecchio continente.
Politica internazionale
Al centro del vertice Usa-Ue ci saranno sia temi come la sicurezza e l’innovazione tecnologica che quelli commerciali. Qui entrerà in campo anche la questione delle relazioni con la Cina. Gli Usa tirano dritto contro la Repubblica popolare, mentre nell’Ue ci sono ancora un po’ di resistenze, in quanto il colosso dell’estremo oriente è un partner commerciale importante per molti paesi membri.
I rapporti tra Bruxelles e Pechino sono comunque ai minimi storici e nel marzo 2021 l’Ue ha deciso di sanzionare una serie di funzionari cinesi per la repressione degli uiguri nella regione Xinjiang a forte presenza islamica. Le sanzioni precedenti contro Pechino risalivano al 1989.
Il 20 maggio il Parlamento europeo ha bloccato la ratifica del nuovo accordo sugli investimenti con la Cina. Questo, almeno fino a quando Pechino non revocherà le sanzioni nei confronti di alcuni esponenti politici dell’Ue. Un passaggio che indubbiamente ha inciso nel deterioramento dei rapporti, con le imprese dell’Unione che si vedono negate la possibilità di un maggiore accesso al mercato cinese.
Anche la Russia sarà sul tavolo Ue-Usa. Il caso ‘Navalny’, l’aggressività russa nei confronti dell’Ucraina e l’appoggio di Mosca alla dittatura bielorussa sono stati motivi di attrito e di nuove sanzioni sia da parte di Bruxelles che di Washington.
Gli Stati Uniti, lo scorso aprile, hanno una serie di provvedimenti contro la Federazione russa per l’interferenza nelle elezioni americane 2020 e per la situazione in Ucraina. Anche tra Bruxelles e Mosca sono volati provvedimenti sanzionatori, alcuni dei quali hanno colpito anche esponenti di spicco della politica europea, come il presidente del Parlamento Ue David Sassoli e la vicepresidente della Commissione Vera Jourova, dopo che i ministri degli Esteri dell’Ue avevano deciso di sanzionare la Russia per il caso Navalny.