La guerra in Ucraina ha, giustamente, messo in secondo piano ogni altra questione, dai conflitti mai sopiti in altre aree del mondo con le relative conseguenze umanitarie, all’emergenza – economica, sociale e sanitaria – del Covid con l’arrivo della nuova variante “omicron2”, ai progressi nell’applicazione dei vari PNRR nazionali con tutte le implicazioni che comportano. A questo proposito non dobbiamo dimenticare l’enorme carico di riforme e adeguamenti necessari alla corretta implementazione del nostro PNRR e le responsabilità italiane nel successo del Next Generation EU a livello europeo, un successo che potrebbe portare alla creazione di un “modello NGEU” cui ispirarsi per affrontare le altre sfide che attendono l’UE, rendendo strutturali le leve economico-finanziarie del NGEU per fornire ai paesi membri i fondi per la realizzazione dell’unione energetica, per l’incremento e la messa in comune delle capacità militari e per l’avvio del processo di elaborazione e condivisione di una politica estera, di sicurezza e di difesa comune europea.