Macron: “8 miliardi di euro per l’industria automobilistica se le aziende restano in Francia”

Il presidente francese Emmanuel Macron a bordo di un'auto ibrida. [EPA-EFE/IAN LANGSDON]

Il presidente francese Emmanuel Macron ha presentato martedì (26 maggio) un pacchetto di aiuti da 8 miliardi di euro per l’industria automobilistica, che prevede maggiori sussidi per l’acquisto di auto elettriche e incoraggia i produttori a trasferire le loro fabbriche in Francia.

Durante una visita a uno stabilimento, Macron ha annunciato una serie di misure volte ad aiutare l’industria francese a riprendersi dall’epidemia di coronavirus, che ha frenato la produzione, mettendo a rischio i 400.000 posti di lavoro del settore e diminuendo l’acquisto di automobili quest’anno.

“Abbiamo bisogno di un obiettivo motivazionale: fare della Francia il primo produttore europeo di veicoli ecologici, portando la produzione a più di un milione di auto elettriche e ibride all’anno nei prossimi cinque anni”, ha detto il presidente ai giornalisti.

Le trattative con aziende del calibro di Citroën, Peugeot e Renault sono in corso da settimane e il pacchetto di sostegno di 8 miliardi di euro non è privo di vincoli, come ha dichiarato Macron, che ha chiarito che si aspetta di più a livello nazionale da parte delle case automobilistiche.

“Lo Stato fornirà a questo settore più di 8 miliardi di euro. In cambio, le case automobilistiche si sono impegnate a riportare in Francia la produzione a valore aggiunto e a consolidare e mantenere tutta la produzione industriale nei nostri siti”, ha detto il presidente.

Ha aggiunto che tutti i modelli di auto attualmente progettati in Francia non dovrebbero essere fabbricati altrove. I tre grandi marchi francesi hanno fabbriche in tutto il mondo per soddisfare i diversi mercati, e in Europa gli stabilimenti si trovano in Portogallo, Slovacchia, Spagna, Turchia e altri Paesi.

Non è stato subito chiaro se il piano di sostegno abbia condizioni specifiche in termini di trasferimento della produzione in Francia, anche se Renault, secondo quanto riferito, costruirà motori elettrici in uno stabilimento in Normandia piuttosto che in Asia, come precedentemente previsto, per accedere agli aiuti di Stato.

Il governo ha già mediato un prestito separato di 5 miliardi di euro per Renault, che il mese scorso ha ottenuto il via libera dalle autorità europee di regolamentazione della concorrenza, ma Macron ha rivelato che il denaro è bloccato finché proseguono i colloqui sulla questione del “Made in France” con l’azienda.

Renault darà il suo contributo anche alla Battery Alliance, una spinta industriale paneuropea per incrementare la produzione di batterie e aumentare l’offerta a fronte della crescente domanda di veicoli elettrici.

La società madre di Peugeot, il Gruppo PSA,  fa già parte del progetto e l’adesione di Renault all'”Airbus delle batterie” è stata considerata un aspetto non negoziabile del pacchetto di salvataggio.

Sia PSA che Renault si sono impegnate a incrementare significativamente la produzione di veicoli elettrici. Ciò andrà probabilmente a beneficio della fusione tra la prima e Fiat-Chrysler, che il gruppo italo-americano spera possa dare impulso alla propria incursione nel mercato elettrico.

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Un gran premio

Il progetto di Macron da 8 miliardi di euro si rivolge anche ai consumatori, che potranno beneficiare di nuovi e migliori programmi di sovvenzione per un valore di circa 1 miliardo di euro.

Per le auto elettriche, l’attuale premio di 6.000 euro per i cittadini privati passerà a 7.000 euro, mentre per le ibride plug-in varranno 2.000 euro.

Il presidente francese ha avvertito che entro la fine di giugno ci saranno 500.000 veicoli invenduti nei parcheggi della fabbrica, aggiungendo che “al di fuori del tempo di guerra è una cosa inaudita”. Per stimolare la domanda, il regime di aiuti prevede un programma di rottamazione limitato.

Fino alla fine dell’anno, le famiglie a basso reddito potranno richiedere un sussidio di 3.000 euro per rinunciare alla vecchia auto e acquistarne una nuova, che salirà a 5.000 euro se il nuovo acquisto è un veicolo elettrico. L’offerta sarà valida solo per i primi 200.000 richiedenti.

I gruppi ambientalisti speravano di convincere il governo a istituire un programma di rottamazione. Climate Action Network ha esortato Macron all’inizio della settimana a “escludere chiaramente l’opzione dell’ennesimo premio di rottamazione per i veicoli a motore termico”.

Per far fronte a un numero crescente di auto elettriche immesse in strada, il governo anticiperà di un anno la scadenza del suo obiettivo di installare almeno 100.000 punti di ricarica in tutta la Francia, ora prevista entro il 2021.

Questo rispecchia la recente spinta della Cancelliera tedesca Angela Merkel a posizionare più punti di ricarica in tutta la Repubblica Federale. La Germania prevede di installarne almeno 1 milione entro il 2030.