La Francia finanzierà duemila posti di servizio civile all’anno focalizzati su tematiche europee da qui al 2022: missioni che hanno lo scopo di rinforzare “la presa di coscienza” dei giovani sull’impatto dell’Unione Europea sulla loro vita di ogni giorno, come ha spiegato a EURACTIV France la presidente dell’Agenzia per il Servizio civile francese, Béatrice Angrand.
L’annuncio era arrivato lo scorso 6 maggio dal segretario di Stato francese agli Affari europei, Clément Beaune, e dalla sua collega con delega alla Gioventù, Sarah El Haïry: durante una visita alla Maison de l’Europe de l’Eure, a Evreux in Normandia, i due avevano spiegato che da qui all’inizio del 2022 il governo di Parigi finanzierà 1000 missioni di servizio civile “Europa” da svolgere in Francia, e altre 1000 che avranno luogo negli altri paesi dell’Unione.
“È ancora tutto da inventare”, dice oggi Angrand felice per il progetto, aggiungendo che “non c’è niente di meglio per suscitare la voglia d’Europa”.
In modo simile a quanto avviene in Italia, in Francia il servizio civile (chiamato ‘servizio civico’) è un periodo di attività sociale da 6 a 12 mesi, retribuita dallo Stato, che possono svolgere i giovani tra i 18 e i 25 anni (limite che sale a 30 anni per quelli con disabilità).
I giovani che partecipano sono seguiti da un tutor durante l’intero percorso, e le ‘missioni’ si svolgono “soprattutto” in seno ad associazioni riconosciute dal governo, spiega Angrand, ma anche all’interno dei servii pubblici o delle istituzioni locali e regionali.
Nell’ambito del progetto di servizio civile “Europa”, ora l’Agenzia francese per il Servizio civile sta lavorando sui temi attorno ai quali le ‘missioni’ potranno ruotare. Diverse strade sono già state individuate, elenca Angrand: “la promozione dei valori europei, la presidenza francese dell’Ue, l’Europa dello sport, la pedagogia della Politica agricola europea (Pac)”.
“Grazie a queste missioni i giovani entreranno in contatto con le materie di competenza europea”, il che non potrà che rafforzare la loro “presa di coscienza” sull’influenza dell’UE nella loro vita quotidiana, sottolinea la presidente dell’Agenzia.
🇪🇺🇫🇷 Des jeunes qui nous disent se sentir « utiles » et « épanouis ».
Nous échangions ce matin avec @CBeaune à la maison de l’Europe de l’Eure avec des volontaires en Service Civique « Europe ».
Ils sont engagés dans des organismes œuvrant pour la construction européenne 👏🏻. pic.twitter.com/G4qiW7TVFA— Sarah EL HAÏRY (@sarahelhairy) May 6, 2021
“L’Europa deve essere concreta e raggiungere i giovani”, aveva detto Beaune durante la sua visita a Evreux, in occasione della settimana europea. Queste missioni “darà loro la sensazione che stanno contribuendo a far avanzare l’Europa, il che li porterà inevitabilmente a riavvicinarsi” all’ideale europeo, aggiunge oggi Angrand.
Se queste missioni fanno parte di un desiderio di rafforzare il sentimento di appartenenza europea, in vista della presidenza francese dell’UE che inizierà a gennaio 2022, il progetto mira anche a rendere più forte il piano “1 jeune 1 solution“, lanciato nell’estate 2020 per supportare i giovani con una serie di strumenti: assunzioni, formazione, sostegno, aiuti economici per quelli in difficoltà.