Dopo trattative intense e complicate, i paesi europei hanno approvato la proposta della Commissione Europea sul Recovery Fund: un investimento di 750 miliardi di euro, di cui 390 miliardi di trasferimenti e 360 di prestiti agevolati, denominata evocativamente Next Generation EU. Di questi 750 miliardi, la parte più consistente è stata destinata all’Italia e alla Spagna, i due paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria. Per il Belpaese sono previsti oltre 200 miliardi di euro, da investire in base ad un Piano Nazionale che dovrà identificare le grandi priorità ma anche i singoli programmi e progetti.
Il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola, sta lavorando per “presentare il piano nazionale per la ripresa alla Commissione europea entro ottobre, insieme alla legge di bilancio, e non aspettare fino alla chiusura della finestra del 30 aprile 2021″. Il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, in audizione davanti alle commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato ha sottolineato che la definizione del piano debba essere costruito intorno ad alcune priorità e non a partire da un catalogo di spese.
Una delle sfide decisive è quella di far arrivare gli aiuti ai territori e alle imprese di regioni ultraperiferiche, zone interessate dalla transizione industriale e dallo spopolamento, sia a livello europeo sia a livello italiano. A livello europeo lo strumento identificato per questo scopo è React EU, che rientra nel primo dei tre pilastri di Next Generation EU, per la politica di coesione dopo il 2020: servirà per aprire la strada allo sviluppo economico a lungo termine, facendo in modo che nessun territorio rimanga indietro, con particolare attenzione alle regioni meno sviluppate. Quello della politica di coesione, che mira a ridurre le disparità di sviluppo fra le diverse regioni, è uno dei punti chiave del Recovery Plan. Per far arrivare gli aiuti ai territori più colpiti dalla pandemia, nel quadro del Next Generation Eu, la Commissione europea ha proposto dunque questo pacchetto, acronimo di Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe.
A livello italiano, una delle sfide decisive è quella di capire come investire nel Mezzogiorno.